Tre itinerari. Tre ambienti diversi l'uno dall'altro. I sentieri di Panza sono un’ulteriore conferma delle enormi potenzialità del turismo naturalistico sull’isola d’Ischia. Un plauso perciò alla Pro Loco della frazione, che dopo anni di incuria ha provveduto al ripristino delle passeggiate del Monte di Panza, della Baia della Pelara e della Bocca di Tifeo. Di seguito, il dettaglio di questi tre magnifici percorsi che insieme agli itinerari geo-ambientali mappati dalla Regione Campania e ai sentieri della Lucertola di Barano, contribuiscono alla fama crescente di Ischia come "
isola del trekking".
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Monte di Panza Il Monte di Panza è la collina che domina la baia di Sorgeto, e infatti vi si arriva proprio da una strada laterale rispetto a quella che conduce alla celebre insenatura. Lungo il percorso sono ben visibili le indicazioni per questo rilievo che regala una magnifica vista della costa sud-occidentale fino allo splendido borgo di Sant’Angelo. Cisto, mirto, lentisco e lavanda selvatica sono solo una parte della vegetazione spontanea che cresce in questa che è una delle poche zone ancora intatte dell’isola d’Ischia. Il sentiero del Monte di Panza non presenta grosse difficoltà, se non il rispetto delle precauzioni normalmente in uso tra gli amanti del trekking (evitare le ore più calde della giornata, scorta d’acqua, scarpe adatte ecc.).
Favoloso!
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Baia della Pelara Attiguo al Monte di Panza c’è il sentiero che porta alla baia della Pelara, piccola insenatura incastonata tra le più famose cale di Sorgeto e della Scannella. Si tratta di un alveo naturale che arriva fino al mare, protetto ai due lati da imponenti pareti rocciose di chiara origine vulcanica. Il percorso affascina per la diversità degli scenari naturalistici che si susseguono: prima un bosco di lecci, poi una distesa di felci e infine un sentiero brullo interrotto qua e là da robuste agavi selvatiche. L’ultima parte della passeggiata presenta qualche difficoltà, anche se è decisamente la più bella di tutte. Chi non è allenato può anche fermarsi prima delle scale che portano al mare, evitando così la fatica della risalita.
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Bocca di Tifeo Dei tre sentieri, l’ultimo ad essere ripristinato dai generosi volontari della Pro Loco di Panza. Bisogna percorrere la piana di Montecorvo, tranquilla zona residenziale del comune di Forio, e proseguire per via Pietra Brox, strada di campagna fiancheggiata dalle numerose viti dei "Giardini Arimei", tenuta agricola un tempo appartenuta ai Milone, potente famiglia calabrese con molti possedimenti sull’isola d’Ischia. Dal 2001 invece il casale e i 4 ettari annessi sono proprietà della famiglia Muratori, imprenditori tessili bresciani che hanno deciso di recuperare quest’area dando nuovo lustro alla tradizione vitivinicola ischitana. Il sentiero che porta alla fumarola "Bocca di Tifeo", chiamata così in ossequio a uno dei miti di fondazione dell’isola d’Ischia (quello del gigante Tifeo) si dipana proprio dall’ingresso dei Giardini Arimei. Circa 800 metri in salita tra "
parracine" (i muri a secco locali) e terrazzamenti dismessi, segno che un tempo la produzione vinicola lambiva l’intero fianco occidentale del Monte Epomeo. L’escursione termina davanti un mega blocco di tufo verde dalla cui "
pancia" esce una spessa nube di gas ben visibile già a valle del sentiero. Ultima annotazione, il bellissimo panorama che abbraccia l’intero litorale di Forio, da Punta Imperatore fino a Punta Caruso.
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Insomma, sia che veniate d’estate per andare al mare o tutto l’anno per le terme, non dimenticate di portare con voi tutta l'attrezzatura necessaria per conoscere i sentieri di Panza e gli altri, ugualmente bellissimi, dell’isola d’Ischia.
Vi aspettiamo!!!
Twitter: @prontoischia